martedì 19 marzo 2024

L’OPERA POETICA DI BIAGIO MARIN NELLE LETTERE CON ANNA DE SIMONE

Il Premio Vittoria Aganoor Pompilj presenta online il carteggio “Lasciamo il sogno” edito da Il Ponte del Sale
Incontro online il 21 marzo, Giornata mondiale della poesia. Interverranno Marco Munaro, editore, e Ombretta Ciurnelli, poeta in dialetto.


La poesia “ricca di luce” di Biagio Marin messa in evidenza dal carteggio con Anna De Simone nel volume “Lasciami il sogno”, pubblicato dall’associazione per la poesia e casa editrice Il Ponte del Sale a cura di Edda Serra, è al centro dell’incontro online in programma il 21 marzo, Giornata mondiale della poesia, alle ore 17 nell’ambito delle iniziative legate al Premio letterario Vittoria Aganoor Pompilj organizzato dal Comune di Magione (Pg).
All’incontro, che si può seguire sulla pagina Facebook del Premio e sul canale You Tube Magione live, interverranno Marco Munaro, editore, e Ombretta Ciurnelli, poeta in dialetto. Coordina l’incontro Luigina Miccio, Komunicareleditoria.

Il volume raccoglie le lettere che Anna De Simone, giovane professoressa d’italiano in un liceo di Milano, si scambia dal 1982 al 1985 con il poeta Biagio Marin, ultranovantenne e malato, folgorata dalla sua poesia. Si tratta di un carteggio in cui si vede il nascere di un’amicizia che si farà sempre più profonda e intima mentre, in parallelo, vi si leggono le diverse fasi che porteranno alla stesura, tra esitazioni e senso di inadeguatezza da parte di Anna De Simone, della biografia “L’Isola Marin. Biografia di un poeta”, pubblicata da Liviana, dedicata all’amato poeta che sarà pubblicata alcuni anni dopo la scomparsa di Biagio Marin.
Un carteggio da cui emergono le poetiche visioni di Grado dove il poeta è nato e dove trascorrerà i suoi ultimi anni morendovi nel 1985. Nella formazione umana e poetica di Biagio Marin, la terra d’origine, il paesaggio che gli ha dato i natali, che ha accolto in particolare la sua infanzia e, poi, dal ‘68 gli ultimi diciotto anni della sua vita, è risultata determinante.

NOTE SUGLI AUTORI

ANNA DE SIMONE è nata nel 1937 a Milano da genitori siciliani e recentemente scomparsa. Ha curato opere di divulgazione dei classici nelle scuole e presso il grande pubblico e, tra i contemporanei, di Bianca Dorato, Ida Vallerugo, Pierluigi Cappello e Franco Loi. Tra i suoi libri ricordiamo: Isola Marin. Biografia di un poeta (1992); Lettere al padre. Dialogo tra Virgilio Giotti e i figli durante la campagna di Russia (2005); Poeti del Friuli tra Casarsa e Chiusaforte (2012), Case di poeti (2012), Il cielo sull’altura. Viaggio nella poesia di Nino De Vita (2013); Leopardi a Trieste con Virgilio Giotti (2015), Infinito Leopardi (2018).

BIAGIO MARIN (Grado 1891-1985) è uno dei massimi poeti del Novecento. Si è formato tra Gorizia, Pisino, Firenze e Vienna in un clima culturale aperto e ricchissimo, senza mai rinunciare a una sua radice popolare e insieme sapienziale e mistica. Laureatosi in filosofia a Roma, insegna nelle scuole superiori e poi è bibliotecario a Trieste.

Autore di incantevoli prose memorialistiche da L’Isola d’oro a I delfini di Scipio Slapater, come poeta è rimasto fedele al dialetto di Grado.
Le sue poesie sono raccolte nei tre volumi de I canti de l’isola, e nelle Poesia (1981) a cura di Edda Serra e Claudio Magris, da lui considerato un figlio e con cui intrattenne una fitta corrispondenza pubblicata da Garzanti: “Ti devo tanto di ciò che sono” a cura di Renzo Sanson. Di recente pubblicazione il carteggio con Pier Paolo Pasolini “I chiaroscuri di un affetto vero (1952-1969” pubblicato da PM edizioni.

30 ANNI DI VITA POLITICA DI MAGIONE E DEL TRASIMENO NEL LIBRO DELL’EX-SINDACO BRUNO CEPPITELLI

Il volume “Una storia importante, passione civile e politica di un amministratore locale sarà presentato sabato 23 marzo a San Savino

Trent’anni di vita politica del Comune di Magione nel libro “Una storia importante, passione civile e politica di un amministratore locale” scritto dall’ex-sindaco Bruno Ceppitelli che sarà presentato sabato 23 marzo alle 16,30 nella sala polivalente della Proloco a San Savino di Magione. Il volume è edito da Morlacchi Editore.

Ne parleranno con l’autore Giacomo Chiodini, sindaco di Magione, Alberto Stramaccioni, presidente Istituto per la storia contemporanea dell’Umbria (Isuc) e Anna Mossuto, giornalista. Coordina Gianluca Galli, Morlacchi editore.

Bruno Ceppitelli è stato sicuramente uno dei protagonisti, a Magione e nel Trasimeno, della vita politico-istituzionale degli ultimi 30 anni del secolo passato e l’inizio di quello che stiamo vivendo.

Quest’opera è un’importante testimonianza storica di un territorio, l’area del Trasimeno, che potrà essere anche di grande riferimento per eventuali approfondimenti o scritti futuri.
Nelle immagini e nel contenuto del testo sicuramente si potranno sicuramente riconoscere tanti cittadini che hanno vissuto attivamente in quel periodo; consiglieri Comunali, rappresentanti di associazioni, singoli cittadini che hanno partecipato da protagonisti nelle iniziative e nelle azioni che l’autore riporta con dettaglio. Un testo dove si coglie soprattutto l’impegno, la passione civica non soltanto del protagonista, ma di un’intera comunità che ha sostenuto gli indirizzi fondamentali perseguiti. Sullo sfondo del testo si può cogliere altresì l’emergere di una classe popolare, preparata e sostenuta anche dall’organizzazione dei partiti di massa di cui il PCI fu protagonista, che avvertiva l’esigenza di un riscatto individuale e collettivo dallo stato di subalternità ancora presente negli anni 60/70 del secolo passato.
Le scelte, le opere e le iniziative di quel periodo rappresentano a tutt’oggi la base ed il riferimento su cui costruire nuovi passaggi e scelte nel segno di una continuità che sicuramente rappresenta l’identità e la garanzia di crescita di questo territorio in particolare di quello del Comune di Magione.

NOTE SULL’AUTORE
Bruno Ceppitelli nasce a Magione nel 1948. Diplomato Perito aziendale e corrispondente In lingue estere nell’anno 1967, non procede con gli studi universitari e ricerca da subito un impegno lavorativo al fine di rimuovere le difficili condizioni socio-economiche della famiglia. L’occasione si presenta con il nuovo centro turistico “Sole Pineta” inaugurato nel giugno del 1968 quando i titolari gli assegnano una funzione contabile ed il coordinamento organizzativo dei servizi.
Fin dall’adolescenza manifesta attenzione e sensibilità per il riscatto delle persone più umili che nel territorio erano rappresentate dal mondo contadino al quale apparteneva anche la sua famiglia.
Di ritorno dal servizio militare si rende disponibile ad impegnarsi nella sezione del PCI di Magione. Da questa disponibilità matureranno nel tempo impegni politici e istituzionali nell’area Comprensoriale del Trasimeno fino alla carica di Sindaco di Magione arrivata nel marzo 1988 ed assolta fino al giugno 2004.
L’attività politica si intreccia con il lavoro professionale che lo vede protagonista, dopo l’approvazione della Riforma Sanitaria L.833/78, nell’organizzazione dei servizi socio-assistenziali nell’Area del Trasimeno che assunsero una loro specifica identità definita “Modello Trasimeno”.
Nel 2020 scrive una sintesi storica socio-economica del suo casato dal titolo “L’ardua scala dai nonni dei nonni del mio casato”.

giovedì 14 marzo 2024

PARTE ANCHE A MAGIONE IL PROGETTO “BABY NEWSLETTER” IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE PEDIATRI UMBRIA E ASL

Un supporto che prevede l’invio di informazioni che consentano ai neogenitori di trovare un supporto nella cura dei nuovi nati


 Il Comune di Magione ha aderito al progetto al progetto “Baby Newsletters” dell’Associazione culturale pediatri Umbria (ACP) che ha l’obiettivo di promuovere la salute dei bambini aiutando i genitori nelle varie fasi dello sviluppo del proprio figlio, per crescerlo nel migliore dei modi e per affrontare eventuali difficoltà di accudimento.
Attraverso l’invio di lettere informative, a cadenza mensile fino al compimento di un anno, verranno forniti consigli e suggerimenti su come affrontare la nuova vita insieme ai nascituri. Vi vengono, inoltre, indicati anche servizi e opportunità presenti nel territorio comunale, oltre ad informazioni su contributi e agevolazioni economiche a favore della natalità.

“Sappiamo che la nascita di un figlio – fanno sapere la pediatra Alessandra Paglino del direttivo ACP Umbria e il dottor Corrado Rossetti presidente della stessa associazione – porta alla nascita di due genitori e alla disponibilità della famiglia al cambiamento e ad impegnarsi per fare del proprio meglio verso il proprio bambino, con il sostegno di tutta la comunità in cui vive. L’Associazione culturale pediatri Umbria (ACP) sostiene il progetto “Baby Newsletter”, che ha proprio l’obiettivo di promuovere la salute dei bambini aiutando i genitori nelle varie fasi dello sviluppo del proprio figlio.
L’iniziativa è supportata da ampia letteratura scientifica ed è stata già realizzata con efficacia in altri Comuni italiani e anche in Umbria, grazie all’impegno profuso dalla ex presidente ACP Umbria, dottoressa Carla Berardi, che vogliamo ricordare. Siamo quindi molto contenti che si possa ora concretizzare anche nel Comune di Magione, che ha aderito con entusiasmo al progetto e ha permesso di realizzarlo.
“Abbiamo accolto con favore l’opportunità di poter essere vicini alle famiglie in un momento di grande cambiamento come è quello della nascita di un bambino – aggiunge Eleonora Maghini, assessore alle politiche sociali del comune di Magione –. Un appuntamento mensile che ci auguriamo i nuovi genitori possano trovare di supporto. Oltre ai contenuti di informazioni più attinenti l’aspetto pediatrico e di sostegno alla mamma e alla vita di coppia, sono presenti informazioni sui servizi presenti nel nostro territorio; dal consultorio, alla biblioteca dei piccoli, al nido comunale fino al Centro antiviolenza. Sarà uno strumento di comunicazione anche di aspetti più pratici come bonus, contributi o iscrizioni o manifestazioni e attività. Un ulteriore modo per esser vicini alle famiglie.”

ESEMPIO DI ALCUNE PAGINE DELLE LETTERE:

https://app.flipsnack.com/private/9C888DCC5A8/baby-newsletter

A SCUOLA DI “EMOZIONI” CON L’ATLETA PARAOLIMPICO, SIMONE SALVAGNIN

Racconti e laboratori sensoriali hanno coinvolto le classi seconde di primo grado dell’Istituto omnicomprensivo di Magione


 Mattina ricca di emozioni quella vissuta dalle classi seconde di primo grado dell’Istituto omnicomprensivo di Magione durante l’incontro con l’atleta paraclimbing, componente della Nazionale italiana di arrampicata sportiva, medaglia d'oro ai mondiali 2021, e portavoce della Carta dei diritti dei disabili ONU, Simone Salvagnin dell’associazione perugina no-profit "Emozionabile" costituita da nel 2010, presieduta da Lucia Vissani, allo scopo di valorizzare il livello emotivo di tutte le persone perché, ha spiegato Salvagnin nel mostrare un video in cui eccellenze del mondo dello sport con disabilità si cimentano nelle diverse discipline, tra cui il magionese Luca Panichi, “riteniamo che sia utile a tutti effettuare un percorso di crescita emozionale per mettersi in gioco esplorando se stessi alla scoperta delle particolarità e dei punti di forza personali per utilizzarli allo scopo di raggiungere i propri obiettivi.”




Salvagnin nella prima parte dell’incontro ha raccontato, anche attraverso suggestivi filmati, le sue esperienze soffermandosi, in particolare, su una delle ultime imprese, la traversata dell’Islanda a piedi da nord a sud – da Akureyri a Skogar, circa 400 chilometri – in completa autonomia. L’impresa, giunta in Senato, ha aperto la strada al primo G7 - Inclusione e Disabilità che si terrà in Umbria il 14, 15 e 16 ottobre prossimi.

Durante l’attività laboratoriale è stato promosso un lavoro di gruppo sul respiro e sulla propria percezione corporea, per favorire la gestione delle emozioni e far aumentare la consapevolezza di sé seguito da un lavoro a coppie tra gli studenti dove è stata simulata una disabilità sensoriale. L’attività si è svolta all’interno di un percorso tracciato caratterizzato da diversi tipi di superfici, al fine di sollecitare l’ascolto e la fiducia reciproca ed è terminata con un momento interattivo di condivisione dei contenuti e delle emozioni suscitate.

Alla presentazione, insieme agli studenti, sono intervenuti la dirigente scolastica, Enza Ingargiola, l’assessore alla cultura del Comune di Magione, Vanni Ruggeri, la referente per il progetto, Francesca Migliarini, le insegnanti delle classi coinvolte.



mercoledì 13 marzo 2024

IN PENSIONE PAOLO ORECCHINI, CAPO AREA URBANISTICA, CULTURA, ATTIVITÀ PRODUTTIVE E TURISMO

Il suo lavoro in comune a Magione è iniziato nel 1990. Ho collaborato anche con l’Unione dei comuni

“Ho avuto la fortuna, in quell’età in cui si sceglie l’indirizzo scolastico, di individuare il percorso giusto che mi ha permesso di fare un lavoro che ho molto amato”. Così Paolo Orecchini, capo area dei settori urbanistica, cultura, turismo e attività produttive del Comune di Magione, in pensione da pochi giorni, ricorda il momento in cui scelse di frequentare l’istituto per geometri di Perugia.
“Ho sempre avuto una predilezione per le materie scientifiche – racconta – meno per quelle letterarie. Forse per una predisposizione personale che ho poi potuto mettere in pratica nei tanti e diversi settori con cui, nel mio lavoro, mi sono dovuto confrontare.”
Paolo Orecchini, subito dopo il diploma, inizia a lavorare come geometra in diversi studi tecnici tra Perugia e Magione.

Il primo rapporto con il Comune di Magione per Paolo avviene a ventitrè anni quando, in conseguenza del decesso dell’allora responsabile dell’ufficio tecnico, Giulietto Alberti, e del subentro nel suo incarico di Gianfranco Tancetti, si libera un posto di tecnico.
“Mi chiamò l’allora assessore Massimo Alunni Proietti – ricorda – proponendomi una collaborazione da esterno che accettai molto volentieri. Ero giovane ma già con una buona esperienza e lavorare con un’amministrazione era un bel salto di qualità. Nel 1989 uscì il concorso che vinsi anche se ci fu il blocco delle assunzioni per cui effettivo entrai nel 1990 insieme a Carlo Cerbini con cui avevo studiato. In ufficio, settore urbanistica, mi trovai con Stefano Braconi con cui ebbi da subito un bellissimo rapporto fatto di rispetto e collaborazione durato ben ventidue anni. In quel settore mi trovavo perfettamente a mio agio corrispondendo, sia per studi che per interessi, a quanto amo fare. Però mi piacciono le sfide, i cambiamenti, confrontarmi sempre con nuove competenze. Nel 2010, in conseguenza di modifiche legislative che prevedevano due figure di responsabili diverse per i settori edilizia e pratiche paesaggistiche, Tancetti mi dette l’incarico per questo secondo ambito."
Ma è il 2016 che segna un importante cambiamento nella carriera di Paolo Orecchini.

“In quell’anno – racconta – in vista del pensionamento della responsabile dei settori cultura, turismo e attività produttive, Paola Ippolito, detti la mia disponibilità per quel posto, disponibilità che venne accolta dal sindaco Giacomo Chiodini. Forse, almeno all’inizio, questa figura tecnica sembrava mal conciliarsi con settori come quello culturale ma, come poi i risultati hanno favorevolmente dimostrato, si è dimostrato il contrario. Dietro ogni ambito, se si vuole che funzioni, ci sono pratiche burocratiche, conti da tenere. A questo, inoltre, c’è da aggiungere, il profondo rapporto di collaborazione che, con gli anni, si è andato consolidando con Vanni Ruggeri, precedentemente assessore alla cultura a cui si è aggiunta poi la delega dell’urbanistica.”

“Sono stati anni di tanto lavoro ma anche di gratificazioni legate alle molte iniziative realizzate di altissimo livello. Nel 2018, i primi di agosto, mi chiamano per un incarico all’Unione dei comuni per l’area tecnica e informatica. A me le sfide piacciono, e soprattutto mi piace cambiare, per cui ho iniziato a lavorare con l’Unione. Nel 2020, il pensionamento di Gianfranco Tancetti e Stefano Braconi significò la perdita di due colonne portanti del settore urbanistica del Comune di Magione ma, avendo creato un bel team di lavoro con l’assessore Ruggeri, pur con i tanti dubbi per la grande responsabilità che questo incarico richiedeva, ho accettato il posto di capo area del settore urbanistica. Sono stati tre anni di costruzione di rapporti e organizzazione del lavoro molto impegnativi che mi hanno portato, per impossibilità a seguire il tutto, a lasciare l’incarico dell’Unione.
In questi due anni ho cercato di valorizzare le competenze presenti negli uffici ma, quello a cui ho sempre tenuto di più è stato il rapporto umano, lavorando per creare un clima in cui prevalesse, se non l’amicizia, il rispetto dell’altro. Ho avuto tanti collaboratori che hanno condiviso con me questo spirito e questo ci ha portato a fare cose straordinarie. Voglio anche sottolineare la capacità che ha avuto l’assessore Ruggeri di farmi attrarre anche da cose molto lontane dai miei interessi come nel caso del Festival delle corrispondenze a cui mi sono avvicinato come tecnico, soprattutto per i bilanci, appassionandomene poi per la scoperta di un mondo ricco di stimoli, di opportunità di conoscenze impensabili. Proficua anche la collaborazione con l’assessore Burzigotti grazie anche al rapporto di fiducia reciproco createsi. Ringrazio il sindaco Giacomo Chiodini per la fiducia che mi ha sempre accordata nello svolgimento del mio lavoro”

Sul futuro l’ex-dirigente non si sbilancia “Ora è il momento del riposo – afferma – poi c’è mia moglie, le mie figlie, un nipotino. Per il resto mi dò tempo. Amo i cambiamenti e questo è un altro momento della mia vita che vivrò con il desiderio di conoscere cose nuove che mi ha sempre caratterizzato.”

giovedì 7 marzo 2024

8 MARZO, A MAGIONE UN “CERCHIO DI MUSICA E PAROLE”




L’iniziativa in programma si terrà venerdì alle 18 nella sala dell’ex-Cinema Carpine


La figura del cerchio, simbolo del fluire del tempo e della vita, è stata scelta dalle organizzatrici, a Magione, dell’iniziativa per 8 marzo, Giornata internazionale della donna istituita per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche raggiunte dalle donne, ma anche le discriminazioni di cui sono state e sono ancora oggetto nel mondo.
L’iniziativa, che prevede letture con musiche dal vivo e momenti di interazione con il pubblico, si terrà venerdì 8 marzo, alle ore 18, nella sala dell’ex-Cinema Carpine.
“Un cerchio di musiche e parole – spiegano le organizzatrici - che consenta un “respiro” in questo momento così difficile per tante donne. Ai successi di poche fa da contraltare la morte di tante. A tutte loro vogliamo dedicare questo momento insieme. Ascolteremo musica e leggeremo ricordando tante nostre “sorelle” che non ci sono più Ma con parole di speranza, di futuro Perché questo vogliamo, un futuro di giorni dedicati alle donne veramente pieni di gioia di “vivere”.
Hanno collaborato all’iniziativa, promossa dal Comune di Magione, le associazioni Progetto Donna Integra, Liberamente Donna, Circolo lettori ad alta voce e Doremilla.



martedì 27 febbraio 2024

A MAGIONE UNA CENA MONGOLA PER RICORDARE L’IMPRESA DI FRA GIOVANNI DA PIAN DI CARPINE

Cibi, musiche e danze tipiche della Mongolia allieteranno la serata in programma il 2 mar
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Il fascino della Mongolia, celebre per i suoi panorami mozzafiato e per l’incredibile cultura nomade degli eredi di Gengis Khan, protagonista della cena di amicizia, e di scambio culturale, con Magione in programma il 2 marzo al ristorante Il borgo sul lago, Monte del lago, Magione (Pg).

Organizzata dall’Associazione Turistica Pro Magione, dall’ Associazione Mongolia Italia di Ulaan Bator e CISA-Unitre, con il patrocinio del Comune di Magione e il contributo di Great Chinggis Empire e Bayan Zhambala Cashemere, l’iniziativa “Sapori suoni e colori dalla Mongolia” intende ricordare il legame che unisce le due comunità in nome della figura di Fra Giovanni da Pian di Carpine che tra il 1245 e il 1247, primo occidentale, raggiunse Karakorum, cuore dell’impero mongolo, per tentare una soluzione diplomatica alle continue minacce di invasione militare dell’Europa

Una serata unica in cui sarà possibile rivivere le atmosfere del lontano paese grazie a gruppi musicali e di danzatori provenienti dalla Mongolia che animeranno diversi momenti della cena. Poche cucine sono affascinanti come quella mongola, che riflette l’identità di un popolo di allevatori e cacciatori nomadi. L’iniziativa in programma consente di condividere non soltanto il cibo ma, anche, quelli che sono due degli elementi che contraddistinguono quella cultura durante il pasto: il tempo e la condivisione, presupposto per la costruzione di un forte legame di amicizia che, grazie a Fra Giovanni, unisce queste due lontane comunità.

PER INFO E PRENOTAZIONI: 075.372.4822/360980085